Domenica mattina, mentre ero in stazione a Finale Ligure in attesa del treno che mi avrebbe portato a Roma, sono stato colpito, nonostante l’abbia sotto gli occhi da sempre, dall’immagine degli stabilimenti Piaggio che si scorge dal binario e ho appuntato alcuni rapidi pensieri in un post che ha suscitato numerose reazioni confermandomi l’importanza ed il legame di quell’esperienza industriale con il nostro territorio. Tra i commenti il suggerimento di una lettura da parte dell’amico Tito Menzani, storico dell’economia e dell’impresa, che mi ha consigliato la lettura del libro, che non conoscevo e di cui vi propongo l’immagine di copertina. L’ho trovato molto stimolante e quindi a mia volta vi invito alla lettura.
Innovazione
Le 15 proposte per il futuro delle aree interne formulate da oltre 400 giovani provenienti da tutto il Paese che hanno risposto alla call to action lanciata da “Officina Giovani Aree Interne“.
Il 18 dicembre p.v. Alkimie, associazione che supporta processi partecipativi di sviluppo locale, promuove un incontro tra i sindaci della provincia di Savona e Marco Bailo, Sindaco di Magliano Alpi ove, grazie all’azione dell’Amministrazione Comunale, è nata la prima Comunità Energetica in Italia.
L’incontro, partendo dall’esperienza diretta di un amministratore locale, consentirà di approfondire elementi utili alla promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Non può esserci sviluppo senza equità e per questo la questione fiscale, la progressività del sistema, la fedeltà dei cittadini e delle imprese deve essere ripresa. La teoria neoliberista del trickle-down non ha funzionato e non funzionerà.
Il libro non c’è ancora perché la lunga chiacchierata fatta con Claudio mi aveva convinto che prima fosse necessario riprendere il viaggio, annotare nuovamente idee e studiare soluzioni, insomma rivolgere più chiaramente lo sguardo al futuro come vi ho detto annunciando la nascita di Alkimie. Poi è arrivato questo pezzo che non mi aspettavo – troppo generoso nei miei confronti! – ma che mi ha emozionato e restituisce con maestria l’idea di un progetto. Penso sarà una lettura piacevole anche per voi. Il libro verrà. Grazie a Claudio e al fantastico gruppo!
Cambiare le cose per un orizzonte di sviluppo sostenibile che sappia guardare al futuro con ottimismo e responsabilità e la consapevolezza che non puoi farlo da solo. Sono queste le ragioni cui risponde Alkimie un’associazione che con alcun* amic* abbiamo fondato proprio in questi giorni, per occuparci di sviluppo locale e processi partecipativi.
Il ricorso (necessario) alle rinnovabili non sarà sufficiente a mitigare il devastante impatto sull’ecosistema di due secoli di industrializzazione. Infatti il consumo energetico, principale responsabile dell’innalzamento dei livelli di anidride carbonica che causa il riscaldamento globale, continua a crescere. La soluzione, possibile anche se non priva di difficoltà, è combinare la riduzione di emissioni con la cattura e il riutilizzo di CO2.
“I processi partecipativi, se ben progettati, condotti e facilitati, hanno un carattere generativo di dinamiche collaborative, di apprendimento, di co-responsabilizzazione, di nuove forme di organizzazione, di crescita di capitale sociale.”
Il metodo di condivisione adottato in Emilia Romagna con il Patto 2015-2020, rilanciato nel Patto per il Lavoro e il Clima 2020-2025, ha dato risultati sui principali pilastri dello sviluppo economico e sociale dimostrando che i processi partecipativi possono fare la differenza.
Cresce anche in Italia il fenomeno dei cittadini, singoli o associati, che si organizzano per la gestione dei “beni comuni” dove i cittadini si riappropriano del potere e lo esercitano nel segno della responsabilità e dell’etica civile.