Il 27 febbraio, in un incontro che si è tenuto presso il Gestore dei Servizi Energetici – GSE, abbiamo costituito il coordinamento energia di Legacoop. Coordinamento che vedrà lavorare insieme imprese cooperative che vendono e producono energia, quelle che installano impianti, i grandi consumatori cooperativi di energia, le Comunità Energetiche Rinnovabili e i referenti dell’associazione,

L’obiettivo è quello di dare visibilità alle attività delle imprese cooperative, promuovere policy per la loro crescita, costruire prospettive di sviluppo sostenibile, ideare nuovi strumenti cooperativi per ridurre i consumi e dialogare con le comunità. Qui il resoconto dei lavori dalla newsletter di Legacoop.
Di seguito il testo del mio intervento. L’energia è un tema fondamentale per il futuro dell’umanità di cui in questo blog abbiamo già parlato a proposito del libro della professoressa Valeria Termini “Energia la grande trasformazione“, della possibilità di catturare e riutilizzare la CO2 e di comunità energetiche.
Ecco il testo dell’intervento: 👇
Buonasera a tutti,
è un piacere essere qui oggi per parlare del ruolo di Legacoop nella transizione energetica e nello sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).
Mi unisco ai ringraziamenti del presidente Gamberini per il GSE che oggi ci ospita e che ci onora con una collaborazione così importante e fattiva. Consentitemi anche di ringraziare Giorgio Nanni che, per parte nostra, è il motore di questa collaborazione e di molto altro, come i cooperatori presenti ben sanno.

Il nostro obiettivo è sostenere le cooperative in un percorso di innovazione e sostenibilità, in linea con la trasformazione ecologica ed energetica che il nostro Paese sta affrontando.
Non c’è bisogno che dica a voi quanto l’energia sia cruciale per il futuro dell’umanità.
Le rivoluzioni energetiche hanno modellato il mondo moderno. Oggi siamo nel mezzo di una nuova trasformazione, guidata dalla necessità di affrontare la crisi climatica e costruire un sistema energetico più sostenibile e resiliente con il contributo di straordinarie potenzialità tecnologiche.
Siamo quindi all’inizio della quinta rivoluzione energetica, che potrebbe ridefinire la nostra società grazie all’energia rinnovabile, alle comunità energetiche e ad un uso più efficiente e intelligente delle risorse.
Questo non è privo di rischi anche dal punto di vista geopolitico perché cambia le catene globali del valore e gli equilibri preesistenti, pensate alla guerra in Ucraina, al vantaggio della Cina, all’Africa ed alla sua ricchezza di terre rare. Un contesto d’instabilità in cui l’Europa potrà, se ne sarà capace, rafforzarsi.
Questa transizione energetica e digitale, che non sembra ancora precostituire un nuovo ordine mondiale cooperativo e multilaterale, non è quindi priva di rischi, ma nel contempo è ricca di opportunità in termini: ambientali (cambiamento climatico), sociali (penso alla partecipazione dei cittadini e all’impatto che potrebbe avere nel rafforzamento dei sistemi democratici), industriali (con lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi), un percorso in cui la cooperazione può e deve svolgere un ruolo da protagonista.
Rafforzare questa nostra presenza e capacità è la ragione del coordinamento cui oggi diamo l’avvio.
L’ambizione è alta e voglio qui ricordare il motto dell’anno internazionale delle cooperative che l’ONU ha dichiarato per il 2025: Cooperatives Build a Better World!
Legacoop e il suo impegno per la sostenibilità
Legacoop è una realtà con una forte presenza sul territorio, strutturata in associazioni settoriali e territoriali, e rappresenta cooperative in molteplici ambiti: dal consumo all’agroalimentare, dai servizi alla cultura e alla manifattura. Con più di 10.000 cooperative associate, che hanno 7 milioni di soci e un valore della produzione di oltre 86 miliardi di euro) ed esprimono una leadership ed un ruolo chiave per il sistema Paese in molti ambiti.
Oggi più che mai, il nostro impegno è rivolto alla sostenibilità ambientale e sociale.
Un dato significativo è che il 40% delle cooperative aderenti redige un bilancio sociale, segno della crescente attenzione agli impatti generati sulle comunità.
I progetti energetici di Legacoop
Negli ultimi anni abbiamo avviato numerose iniziative per favorire l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia rinnovabile, ridurre le emissioni e aumentare l’efficienza energetica. Coopfond (il fondo mutualistico di Legacoop, istituito ai sensi della Legge 59/1992, che prevede che il 3% degli utili annuali delle cooperative venga obbligatoriamente destinato ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Che oggi ha un patrimonio di 600 milioni di euro che vengono rotativamente investiti in progetti strategici, startup cooperative e iniziative di transizione energetica. Il suo obiettivo è rafforzare il modello cooperativo, promuovendo sostenibilità, inclusione e innovazione). Coopfond che ha promosso importanti strumenti e sostenuto investimenti nella direzione della sostenibilità. Richiamo qui solo il reating di sostenibilità che si affianca a quello più tradizionale di sostenibilità economico-finanziaria nella valutazione dei propri interventi premiando quindi investimenti che vanno nella direzione della sostenibilità ed un vero e proprio posizionamento di leadership della cooperazione Legacoop in questo ambito.

Alcuni esempi concreti:
• CooperAmbiente (2008-2016), un progetto per diffondere le rinnovabili tra le cooperative, con particolare attenzione al fotovoltaico.
• Cooperative energetiche di seconda generazione, come Melpignano, Sole per Tutti e Coop Sole, che sfruttano la produzione decentralizzata di energia da fonti eoliche, fotovoltaiche e biomasse.
• Progetti innovativi di gestione condivisa dell’energia, come 1000 tetti fotovoltaici di ABN e Sole nel Carrello di Coop.
Ad oggi, le cooperative aderenti a Legacoop hanno installato oltre 140 MW di potenza da fonti rinnovabili e stanno sviluppando nuovi modelli per l’efficienza energetica. [1360 kw eolico, 2675 kw idroelettrico, 122.559 kw solare, 13.524 kw termoelettrico].
Il progetto Respira
Una delle nostre iniziative più ambiziose è Respira.coop, lanciata nel 2022 in collaborazione con Coopfond, Banca Etica ed Ecomill e la partnership di molti soggetti che sono qui oggi e che colgo l’occasione per ringraziare.
L’obiettivo è supportare la nascita, il consolidamento e lo sviluppo di CER in forma cooperativa, fornendo:
1. Finanziamenti per gli studi di fattibilità, con il contributo del 50% di Coopfond.
2. Supporto nella costituzione e gestione della CER, grazie all’esperienza di Legacoop.
3. Campagne di equity crowdfunding su Ecomill, con l’intervento di Banca Etica per il finanziamento.
Oggi è allo studio la costituzione di un veicolo finanziario che consenta, nel rispetto dei limiti imposti dalla norma che non “legge” il ruolo istituzionale del nostro Fondo e che ne limita le potenzialità considerandolo grande impresa, il sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili.
I numeri parlano chiaro: ad oggi sono state costituite 38 Comunità Energetiche Rinnovabili e altre 16 sono in fase di avvio. Il nostro obiettivo è arrivare a 150 entro il 2024.
Le collaborazioni e gli accordi
Per rafforzare il nostro impegno nella transizione energetica, abbiamo siglato importanti accordi strategici:
• Con ENEA (settembre 2023) per lo sviluppo cooperativo delle CER.
• Con Legambiente (gennaio 2024) per favorire le CER nei piccoli comuni.
• Con IREN (marzo 2024) per la promozione delle CER.
• Con GSE (maggio 2024) per la sostenibilità delle imprese cooperative.
Inoltre, partecipiamo attivamente a forum nazionali ed europei, come l’Osservatorio CER di ENEA e il Forum IFEC sulle Comunità Energetiche (parte del World Energy Council).
I prossimi passi: il Coordinamento Energia di Legacoop
Per affrontare in modo strutturato la sfida della transizione energetica, abbiamo istituito il Coordinamento Energia di Legacoop.
Questo tavolo di lavoro coinvolge tutti i soggetti interessati al tema energetico, tra cui:
• Referenti territoriali di Legacoop per l’energia e le CER.
• Imprese cooperative che producono e vendono energia.
• Installatori e aziende del settore energetico.
• Grandi consumatori di energia, incluse le imprese energivore e hard to abate.
• Comunità Energetiche Rinnovabili in forma cooperativa.
Il lavoro del Coordinamento segue una prima fase di analisi e strutturazione, che prevede:
1. Mappatura dei soggetti interessati e ampliamento della rete di stakeholder, includendo anche ESCO e altri attori strategici.
2. Organizzazione in gruppi di lavoro tematici, per affrontare i diversi aspetti della transizione energetica.
3. Sinergia con i gruppi di lavoro dell’accordo Legacoop-GSE, per garantire il massimo impatto delle iniziative in corso.
I principali obiettivi del Coordinamento Energia di Legacoop – partendo dall’ascolto e dal protagonismo delle imprese come siamo soliti fare – sono:
• Dare visibilità alle attività delle cooperative nel settore energetico.
• Affrontare le questioni normative, sostenendo un quadro regolatorio favorevole alle CER.
• Aiutare le imprese a produrre e consumare la propria energia, riducendo la dipendenza dal mercato energetico.
• Promuovere nuovi modelli cooperativi per la produzione e gestione dell’energia.
• Favorire il network tra cooperative e l’integrazione nelle principali filiere produttive.
• Sviluppare strumenti per il risparmio energetico e l’efficienza, sostenendo investimenti mirati.
Guardando avanti, vogliamo:
• Aumentare la produzione di energia rinnovabile nelle cooperative.
• Favorire l’autoconsumo e ridurre i costi energetici per le imprese.
• Promuovere nuovi modelli di cooperazione energetica.
• Creare sinergie tra cooperative e grandi filiere produttive.
Conclusione
La transizione energetica non è solo una sfida tecnologica, ma una sfida sociale ed economica. Le cooperative hanno il potenziale per essere protagoniste di questo cambiamento, grazie a un modello che mette al centro la comunità, la partecipazione e la sostenibilità.
Il Coordinamento Energia di Legacoop sarà il motore di questo cambiamento, lavorando in sinergia con istituzioni, imprese e territori per accelerare la diffusione delle CER e rendere l’energia più accessibile, sostenibile e cooperativa.
