Partiti da Savona passando per Bolzano, Palermo, Milano, Genova e molte altre città italiane abbiamo fatto un viaggio, straordinario ed inatteso, in compagnia di Sandro Pertini e del suo pensiero. Viaggio che concluderemo nei prossimi mesi a Firenze, sede degli ultimi studi del compianto Presidente, e che dobbiamo ad Ames, associazione ligure di promozione dell’economia sociale, che ne ha trovato e pubblicato la seconda Tesi di Laurea.

La pubblicazione è stata consegnata al Presidente della Repubblica Mattarella

La pubblicazione è stata consegnata al Presidente della Repubblica Mattarella

Tesi che ha come protagonista la cooperazione ed il contributo che essa può dare al miglioramento delle condizioni economiche, sociali e morali delle “classi lavoratrici” ed alle cui presentazioni è stato concesso l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Abbiamo incontrato, in un abbraccio e con una partecipazione per questi tempi inimmaginabile, un’Italia che guarda con speranza e fiducia alla cooperazione e manifesta uno straordinario bisogno di senso dello Stato, moralità, coerenza e di un’idea della politica come servizio. Una coerenza alle proprie idee testimoniata da Pertini in tutta la vita fino alle estreme conseguenze come dimostra la bellissima e drammatica lettera in cui si dissocia dalla domanda di grazia, presentata dalla madre, rifiutandola.

Come cooperatore sono rimasto immediatamente affascinato dall’idea (propostami) di contribuire alla realizzazione di questa pubblicazione, ma anche assai colpito dall’interesse che ha suscitato e dalle molte richieste pervenuteci da tutta Italia di partecipare a dibattiti e presentazioni. Mi sono chiesto che cosa producesse tanta attenzione al pensiero di un Presidente che, molto amato in vita, fino ad oggi non aveva ottenuto grande attenzione dai media.

La risposta – che mi sono e che ci siamo dati – è che ciò che unificava questi incontri era l’afflato di giustizia, il bisogno di una classe dirigente che sapesse essere guida ed esempio, l’idea che l’impresa cooperativa possa essere, nonostante gli errori e le cadute, parte di un progetto economico e sociale alternativo, capace di portare il Paese, ed il continente europeo, fuori dalle secche in cui si trova schiacciato dal suo stesso egoismo e miopia.

Copertina della pubblicazione a cura di AMES

La crisi sta colpendo duro ed anche se le cooperative hanno dimostrato una maggiore resilienza in alcuni casi ne sono state travolte e lo sforzo dei soci e dei gruppi dirigenti è immane. Nonostante ciò rimane la capacità dello sguardo lungo, di cui il Paese ha bisogno più che mai, nella riprogettazione del welfare, nello sforzo per la tenuta d’intere filiere produttive, nella ricerca di vie nuove allo sviluppo, nel tentativo di essere strumento utile per le giovani generazioni che cercano di costruirsi una risposta al bisogno di lavoro, fino all’idea di promuovere una diretta e diversa partecipazione dei cittadini all’erogazione dei servizi pubblici.

Pensare il nuovo e cercare spazi di confronto accompagnati dal pensiero e dalla memoria del Presidente Pertini e di quella generazione che, forgiata dalla lotta per la libertà, ha saputo costruire un Paese forte e florido, è il dovere che sentiamo verso le nuove generazioni è l’ambizione che coltiviamo con questo lavoro e con il nostro impegno quotidiano di cooperatori.

Lo straordinario successo di questo “viaggio” è per noi ragione di grande speranza e segno di una coscienza civile che può essere risvegliata e messa al servizio di una nuova idea dell’Italia e dell’Europa.

Questo testo è tratto dall’introduzione alla seconda edizione de “La Cooperazione” con la pubblicazione della tesi di laurea di Sandro Pertini a cura di Ames.